De excidio Britanniae

De excidio Britanniae
AutoreGildas
1ª ed. originaleforse primo quarto del VI secolo o prima
Editio princepsLondra, Polidoro Virgili, 1525
Genereorazione
Sottogeneresermone
Lingua originalelatino

De excidio Britanniae ("Sulla rovina della Britannia"; il cui titolo completo è De excidio et conquestu Britanniae ac flebili castigatione in reges, principes et sacerdotes[1]) è un sermone in tre parti in cui Gildas (VI secolo) condanna le azioni compiute dai suoi contemporanei in Britannia (l'odierna Gran Bretagna), accusandoli di essere la causa della disastrosa situazione in cui versava la Britannia post-romana. È una delle fonti più importanti per la storia della Britannia nei secoli V e VI, in quanto è l'unica fonte significativa di quel periodo, essendo l'autore quasi contemporaneo degli eventi narrati. Oggi si pensa che l'opera sia stata scritta nel primo quarto del VI secolo, o anche prima[2]

  1. ^ Giovanni Polara, I regni barbarici del VI secolo- L'Inghilterra e l'Irlanda, I grandi monaci: Gilda, Columcille e Colombano, in Letteratura latina tardoantica e altomedievale, Jouvence, p. 143, ISBN 88-7801-069-3.
  2. ^ (EN) Richard Fletcher, Who's Who in Roman Britain and Anglo-Saxon England, Shepheard-Walwyn, 1989, pp. 21-22.

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